SOGGETTI CINEMATROGRAFICI MAI REALIZZATI. Presentazione libro

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SOGGETTI CINEMATROGRAFICI MAI REALIZZATI. Presentazione libro

Sabato 3 febbraio 2024
presentazione del libro
Cesare Zavattini
SOGGETTI CINEMATOGRAFICI MAI REALIZZATI
a cura di Nicola Dusi e Mauro Salvador
Marsilio, 2023


Incontro con i curatori

introduce Simone Terzi

ingresso libero | info: tel. 0522 977612 | biblioteca@fondazioneunpaese.org

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“Perché è un danno non fare un film quando lo devi fare;
come un quadro si fa in quanto passaggio a un successivo quadro,
altrettanto è con i film“.

Cesare Zavattini

In questo primo volume dell’Edizione Nazionale delle Opere di Cesare Zavattini presentiamo un’ampia selezione di soggetti cinematografici mai divenuti film, tutti corredati da note storico-critiche e note filologico genetiche, e confrontabili con alcune varianti raccolte online nel portale dell’Edizione Nazionale.
Presso l’Archivio Cesare Zavattini conservato alla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia si trovano documenti relativi a circa duecentotrenta film scritti e firmati da Zavattini (anche come co-autore), tra i quali sono circa centosessanta i soggetti cinematografici mai realizzati, molti dei quali ancora inediti. Del lavoro incessante di Cesare Zavattini di stesura di soggetti e sceneggiature per il cinema (e a volte per la televisione) ci interessa mostrare l’officina delle scritture, anche nel loro divenire. Di fondo c’è una scommessa teorica: entrare nell’ecosistema Zavattini non dai testi più autorevoli, come le opere letterarie e poetiche, ma attraverso quelli più dimenticati e misteriosi, come i soggetti e i progetti per film non realizzati. Questo permette anche una rilettura della storia del cinema e della cultura attraverso i materiali d’archivio.

L’estetica dell’incompiuto, così la definisce Nicola Dusi nell’introduzione del libro, “da intendersi come le rovine di un sogno” e al tempo stesso come materiale prezioso che anticipa o nutre film successivi. Per il critico, storico del cinema e già docente all’ateneo di Padova Gian Piero Brunetta, citato nel volume stesso, risulta interessante considerare “il peso e l’influenza sul tempo creativo interiore dell’autore o il tempo del sogno di un film che non si realizza”. Brunetta è convinto che “molte di queste storie [aprano] se non una prospettiva nuova nella storia del cinema almeno una finestra, [fissando] un nodo problematico, [illuminando] un contesto culturale, politico, economico o produttivo; e che aiutino a vedere meglio all’interno del mondo di un particolare autore”. 

Centosessanta soggetti scritti e mai arrivati in sala. Storie che combinano libera creazione e attenta osservazione della realtà, a cui si aggiungono quelle della cosiddetta “officina Zavattini“, nate da un’idea di altri che a lui vengono affidate dai produttori per essere migliorate, per trovare soluzioni più avvincenti e credibili, più convincenti (il soggetto iniziale de Il ribelle del 1944 è di Renato Castellani, Le bambole del 1956 nasce da un’idea di Ennio Flaiano).
Il volume Marsilio offre una selezione di soggetti pubblicati e inediti seguendo un ordine cronologico che incrocia, con le necessarie variazioni, quelli pubblicati a cura da Roberta Mazzoni già nel 1979, e quelli a cura di Orio Caldiron del 2006. Così ritroviamo, come scriveva già Mazzoni, generi e temi dello “sviluppo cinematografico zavattiniano – la poetica dell’evento, il pedinamento, i film-inchiesta, i film sui personaggi reali, i film confessione – facendo parallelamente conoscere anche alcuni aspetti della cosiddetta soggettistica di mestiere – i cortometraggi comici, le commedie all’italiana, i film su ordinazione”.

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una iniziativa di
CESARE
eventi dedicati a Cesare Zavattini
Luzzara 2024

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informazioni 
Centro Culturale Zavattini
viale Filippini 35 | 42045 Luzzara RE
t. 0522 977612 | e-mail biblioteca@fondazioneunpaese.org

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Luzzara Convento Agostiniani

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Also known as the church of the former hospital or church of the “Conventino”. It was built at the end of the 15th century by the will of Caterina Pico - Marquis of Luzzara Rodolfo Gonzaga’s wife. It was nearly destroyed to the foundations and reconstructed between 1764 and 1771. Fortunately, the 15th-century apse has been left intact. The sacristy hosts the remains of a funerary monument - dedicated to Luigi Gonzaga, who died in 1570 - partially destroyed by a fire in 1918. In the upper part of the monument, in the very centre, it is possible to admire the Gonzaga coat of arms - borne up by two putti and dominated by a two-headed crowned eagle. The monument stands on an architrave borne by two large statues: a Caryatid and an Atlas. From the centre, under the ledge and borne by a lion’s head, a fruit festoon passes over the Caryatids and descends towards the outer sides, up to the large corbel of the base, where two eagles are placed. The monument also housed a plaque dedicated to Luigi Gonzaga. Frescoes of historical and artistic interest have been recently discovered under the adjacent porch.