Amarcord Story / presentazione del libro

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23/02/2024 - Amarcord Story / presentazione del libro

Venerdì 23 febbraio 2024
Centro Culturale Zavattini di Luzzara, ore 21.00

Presentazione del libro
AMARCORD STORY
Cronache e ricordi del capolavoro felliniano

Compagnia editoriale Aliberti, 2023

incontro con l’autore Nicola Bassano
in dialogo con 
Anna Villari

introduce
 Simone Terzi

—–

 

Amarcord
Il 18 dicembre 1973 usciva nelle sale cinematografiche italiane Amarcord, dodicesimo lungometraggio di Federico Fellini, uno dei film più famosi e amati del Maestro riminese.
A cinquant’anni di distanza, lo storico del cinema Nicola Bassano ripercorre la storia della nascita del capolavoro felliniano analizzandone i temi principali e raccontandone, attraverso aneddoti e curiosità, la parabola che lo porterà a vincere l’Oscar come miglior film straniero. Amarcord è senza dubbio il film più personale di Fellini, un vero e proprio inno alla memoria che sfugge al pericoloso ricatto della nostalgia e lascia libero sfogo a una consapevole vena visionaria. Un viaggio delicato, poetico, a tratti doloroso, che affonda le radici nella nostra storia, nel nostro passato. La piccola folla disegnata da Fellini è un’eterogenea galleria di tipi osservati attraverso una lente spesso deformante e corrosiva, profili che diventano volutamente caricature. Una sconfinata passerella di facce da sempre presenti nella sua memoria e nella sua fantasia e con cui vuole fare finalmente i conti.

Nicola Bassano Storico del cinema, laureato in Conservazione dei Beni Culturali all’Università di Parma, è stato per quasi un decennio il responsabile dell’Archivio Federico Fellini della Cineteca del Comune di Rimini, lavorando all’apertura del Fellini Museum. Specialista in attività culturali, si occupa di ricerca d’archivio, collaborando con musei, fondazioni e istituzioni. È autore di libri, saggi e articoli sul cinema e l’arte contemporanea. Nel 2020 ha partecipato con il saggio Fellini. Critical Reception in Italy al libro A companion to Federico Fellini, che raccoglie i contributi dei maggiori esperti felliniani nel mondo. Nel 2021 ha pubblicato Fellini 70 (Bibliotheka Edizioni).


ingresso libero

GALLERIA

Nei dintorni

foto n 2 emergenza n 35 Chiesa Parrocchiale di San Giorgio2

Chiesa Parrocchiale di San Giorgio


Edificata probabilmente alla fine dell'XI secolo in stile romanico, e più volte rimaneggiata. Fu riedificata a partire dal 1676 in stile barocco, salvando solamente la parte absidale, che rimane tuttora in stile romanico. Nel 2000 sono stati eseguiti gli scavi della cripta dell'antica chiesa romanica, dove sono venuti alla luce capitelli, colonne e affreschi risalenti alla struttura originale dell'edificio romanico e cocci di riporto risalenti al periodo precedente. Conserva al suo interno alcuni dipinti cinquecenteschi, in particolare la pala d'altare raffigurante la Vergine col Bambino tra S. Giorgio e S. Girolamo, di scuola giuliesca, eseguito su modello di un bozzetto di Giulio Romano conservato al Louvre

convento

Chiesa ed ex convento degli Agostiniani


Nota anche come chiesa dell'ex ospedale, o chiesa del Conventino. Fu costruita alla fine del XV secolo per volere di Caterina Pico, moglie di Rodolfo Gonzaga, marchese di Luzzara. Fu distrutta fin quasi alle fondazioni e riedificata tra il 1764-1771; fortunatamente l'abside rimasta è quella quattrocentesca. Nella sagrestia si intravedono i resti di un magnifico monumento funebre, dedicato a Luigi Gonzaga morto nel 1570, parzialmente distrutto in un incendio nel 1918. Nella parte superiore del monumento, al centro, è visibile lo stemma dei Gonzaga, sostenuto da due putti e sormontato da un'aquila incoronata a due teste. Questo coronamento posa sopra un ricco architrave sostenuto da due grandi figure: una Cariatide e un Atlante. Dal centro, sotto il cornicione, sostenuto da una testa di leone, si biparte un ricco festone di frutta, passante sopra le Cariatidi e discendente ai lati esterni fino alla grande mensola del basamento su cui poggiano due aquile. Nel mezzo del monumento era posta una lapide dedicata a Luigi Gonzaga. Sotto l'adiacente porticato sono stati recentemente scoperti affreschi di interesse storico ed artistico. Attualmente chiusa.