INAUGURAZIONE MOSTRA "THE VILLAGE"

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22/04/2022 - INAUGURAZIONE MOSTRA "THE VILLAGE"

Con inaugurazione venerdì 22 aprile alle ore 19.00 fino al 22 maggio (ogni weekend), in Torre Civica a Guastalla (RE) Catalina Isabel Nucera, fotografa italo-argentina presenterà al pubblico il suo primo photobook “The Village”.

Catalina Isabel Nucera attraverso i suoi scatti ci permette di viaggiare in luoghi dove la sopravvivenza è all’ordine del giorno, dandoci la possibilità di conoscere una realtà che esiste ma che prima ignoravamo. 

Alle ore 19.00 Catalina Isabel Nucera presenta il suo progetto fotografico, con la proiezione in diretta di un filmato e con l’esibizione della Reading band Sottovoce che realizzerà letture dedicate a Chernobyl. Al termine dell'inaugurazione, sarà allestito un aperitivo. Per questo momento specifico è richiesta la prenotazione, il prezzo è di 10 euro a persona, inclusivo di cibo e bevande.

The Village, il progetto:
C’è un villaggio circondato da boschi nell’estremo sud della Bielorussia. Proprio vicino alla frontiera ucraina, dritto nel cuore della “zona d’esclusione” che circonda Chernobyl: trentatré anni dopo il disastro nucleare del 26 aprile 1986, la sua terra ha una contaminazione di 31 curie per chilometro quadrato, i suoi abitanti - 312, compresi 88 bambini - hanno in corpo ben più di un millisievert (unità di misura dell’energia radioattiva assorbita da organi e tessuti umani), oltre la norma. Eppure non c’è traccia di controlli o di posti di blocco. Questo villaggio esiste solo per la sua gente. Per tutti gli altri, è un luogo fantasma: troppo contaminato per continuare ad essere abitato. Kirov è il teatro di una fiaba nera: nella scuola, in chiesa, nelle case con gli steccati dipinti in colori accesi, spostate appena qualche metro più in là del punto in cui sorgevano prima del disastro, si respira un’energia misteriosa e impalpabile.
Kirov contiene un segreto: come e perché si sceglie di sopravvivere in un luogo di morte?
Kirov è un luogo fuori dal tempo: il passato, qui, è troppo pesante da ricordare, e il futuro troppo difficile da immaginare: quali saranno, negli anni, le conseguenze della contaminazione sulla salute di questa gente? Il ricordo del disastro rimane nei documenti ufficiali, nei barattoli delle conserve stipati nelle dispense, nel tessuto carnoso dei funghi contaminati da cesio 137 e stronzio 90 che a Kirov la gente ama raccogliere e mangiare, ma sbiadisce dalla memoria di chi, per continuare a vivere, preferisce dimenticare. Uno sguardo sulla resilienza e l’ostinazione di chi, in questo villaggio sulla soglia dell’impossibile, continua a vivere, seppellendo in questa terra i propri morti e piantando in questa terra i propri semi, come se questo fosse l’unico luogo possibile da chiamare “casa”.

 

Link al progetto: https://www.kattynucera.com/photobook-catalina-isabel-nucera.html

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