Torre Civica

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Torre Civica

Il 23 ottobre 1702 le milizie francesi minarono la parte del castello che guardava verso Guastalla, e parte della rocca con la sua imponente torre. La comunità luzzarese aveva fin dall'inizio manifestato il desiderio di costruire un'altissima torre con il materiale recuperato dalle macerie della vecchia Torre della Rocca e delle fortificazioni. Nel 1724 cominciò utilizzando, per l'impalcatura, il legname giunto da Guastalla offerto dal Duca. I lavori furono sospesi, per mancanza di denaro, lasciando la torre nella parte superiore, quadrata. Nel 1780 la determinazione della comunità di Luzzara portò al completamento la Torre con la costruzione della cupola sulla quale venne disposta una copertura di zinco. Il 15 settembre 1780 fu posta in cima alla Torre la croce con il Luccio raggiungendo così l'altezza di 55 metri. Originariamente la torre aveva solo due quadranti di orologio, uno a nord e uno a sud, secondo la direttrice di via Avanzi, la strada principale di Luzzara; a seguito dell'apertura, nel 1911, del viale della Stazione, negli anni 20 si decise di costruire un terzo quadrante verso est e di spostare gli altri due più in alto.

Nei dintorni

macina

Palazzo della Macina


Il vecchio palazzo dei Gonzaga, signori di Luzzara, venne eretto verso il 1481. In origine, con i suoi edifici ausiliari, occupava tutta l'area a sud del castello di Luzzara, tra la chiesa parrocchiale e l'attuale sede del municipio, ma dalla guerra, che culminò con la battaglia del 15 agosto 1702, non si salvò che la parte ancora oggi visibile. L'edificio dopo l'abbandono dei Gonzaga, venne utilizzato per secoli come palazzo pubblico, poi venne abbandonato fino all'Unità d'Italia. 

convento

Chiesa ed ex convento degli Agostiniani


Nota anche come chiesa dell'ex ospedale, o chiesa del Conventino. Fu costruita alla fine del XV secolo per volere di Caterina Pico, moglie di Rodolfo Gonzaga, marchese di Luzzara. Fu distrutta fin quasi alle fondazioni e riedificata tra il 1764-1771; fortunatamente l'abside rimasta è quella quattrocentesca. Nella sagrestia si intravedono i resti di un magnifico monumento funebre, dedicato a Luigi Gonzaga morto nel 1570, parzialmente distrutto in un incendio nel 1918. Nella parte superiore del monumento, al centro, è visibile lo stemma dei Gonzaga, sostenuto da due putti e sormontato da un'aquila incoronata a due teste. Questo coronamento posa sopra un ricco architrave sostenuto da due grandi figure: una Cariatide e un Atlante. Dal centro, sotto il cornicione, sostenuto da una testa di leone, si biparte un ricco festone di frutta, passante sopra le Cariatidi e discendente ai lati esterni fino alla grande mensola del basamento su cui poggiano due aquile. Nel mezzo del monumento era posta una lapide dedicata a Luigi Gonzaga. Sotto l'adiacente porticato sono stati recentemente scoperti affreschi di interesse storico ed artistico.