Colorno

Colorno

Il percorso parte dalla Reggia, residenza estiva dei duchi di Parma, prima che i Farnese verso la seconda metà del 1600 intraprendessero importanti lavori di ristrutturazione sia del palazzo che del giardino per opera dell'architetto Ferdinando Galli Bibiena. Con la famiglia Borbone, nel 1749, ha inizio un periodo aureo per il palazzo tanto da meritare il titolo di "Versailles dei Duchi di Parma" sotto la coppia ducale Filippo di Borbone e Luisa Elisabetta di Francia, figlia di Luigi XV. A seguito del Congresso di Vienna Maria Luigia d'Austria, moglie di Napoleone, venne insignita del titolo di duchessa di Parma e per l'occasione restaurò il palazzo e il giardino. Dal 1870 l'intero complesso monumentale fu acquistato dalla Provincia di Parma.

Il viaggio continua con una sosta all'Oratorio della Beata Vergine del Buon Cuore, costruito per volontà di Ferdinando di Borbone negli anni 1771/72 sul fondo di uno stradone che si dirigeva a Copermio a partire dalla linea di divisione tra il giardino e il Serraglio. Il complesso è costituito dall'Oratorio intitolato a S. Maria del Buon Cuore e dal "Real Casino" che doveva servire da Palazzo di Riserva per gli ospiti.

L'itinerario si conclude con una tappa al Museo Etnografico di Colorno, Museo dei Paesaggi di Terra e di Fiume, un museo dell'uomo e della sua cultura. Si tratta di un museo etno-antropologico che pone al proprio centro l'uomo e la rappresentazione della complessità della sua esperienza. Si trova al primo piano dell'Aranciaia (antico ricovero del verno per gli agrumi) e si configura quale impresa culturale di rilevanza sociale e strategica per la città e per il territorio di Colorno e della Regione Emilia-Romagna.

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