Teatro della Rocca Franco Tagliavini Si da per certa l’esistenza di un’antica sala per le commedie presso la corte dei signori di Novellara fin dalla seconda metà del Cinquecento. In una lettera indirizzata al conte Alfonso I Gonzaga nel 1567 si dice che la ‘scena’ è quasi compiuta e Lelio [Orsi] potrà cominciare a dipingerla. Il 28 gennaio 1568, in occasione delle feste per le nozze del Gonzaga sopra citato, questa sala sarebbe stata inaugurata con una rappresentazione mentre i bellissimi apparati scenici sarebbero stati opera per l’appunto di Lelio Orsi.
Piazza Unità d'Italia Ampio spazio rettangolare, perimetrato da portici rinascimentali e definito a ovest dall’imponente architettura della parrocchiale, o collegiata di S. Stefano, la piazza è il cuore della vita del paese, punteggiata da botteghe storiche e teatro di feste e mercati. La variopinta decorazione del fronte delle case riprende il progetto originario di Lelio Orsi; la disposizione centrale di aiuole, dissonante con l’aspetto cinquecentesco dell’insieme, è invece coeva alla posa del monumento ai Caduti di Giuseppe Graziosi (1925).
Chiesa della B.V. del Popolo All’estremità del portico di Via Cavour, in prossimità della Piazza, si trova la chiesa della Beata Vergine del Popolo la cui prima pietra fu posta dal Conte Camillo III Gonzaga l’11 novembre 1704.
Santuario della Beata Vergine della Fossetta In fondo a corso Cavour sorge il Santuario della Beata Vergine della Fossetta, fondato nel 1654. Costruito per volontà del Conte Alfonso II e della Moglie Barbara, su disegno dell’architetto Gian Battista Negri, è a croce graca con cupola centrale, cupolino e tre altari.