Croce del Volterra

Cultura

Croce del Volterra

Lasciando Piazza Garibaldi e percorrendo Corso Prampolini, si giunge all’incrocio con via IV novembre, l’antica strada del Pallamaglio, dove incontriamo il fulcro della cosiddetta Croce del Volterra: un crocevia urbano che ci riporta allo schema della città ideale, punto da cui hanno origine quattro bracci rivolti verso i punti cardinali. Al termine di ogni braccio è situata una chiesa: a nord la Concattedrale, a sud la Chiesa di San Carlo, ad ovest la Chiesa del Santissimo Crocefisso, ad est la Chiesa dei Servi. L’impianto scenografico fu realizzato dall’architetto toscano Francesco Capriani, detto il  Volterra, che tracciò un disegno urbano fondato su una “croce di strade” mantenendo intatta la struttura a pianta centrale della città, in modo da conferire a Guastalla quell’assetto di “città votiva” che avrebbe mantenuto per tutto il Seicento fino ai giorni nostri.

CHIESA DI SAN CARLO o DELLE AGOSTINIANE

La chiesa fu edificata nel 1626 per ordine del Duca Ferrante II Gonzaga per ottemperare ad un voto fatto nel 1618 e con la speranza di far entrare due delle figlie nell’adiacente convento delle Agostiniane. La chiesa ha subito varie mutilazione nella parte posteriore interna al convento, specialmente quando questo divenne sede dell’ospedale. Attualmente l’edificio religioso è sconsacrato e adibito ad archivio ad uso esclusivo del comune.

CHIESA DEL SANTISSIMO CROCEFISSO o DELLE CAPPUCCINE

Progettata da Antonio Vasconi di Reggio nel 1653, su un terreno donato dal Duca, la chiesa fu eretta a servizio del convento di clausura adiacente delle monache Cappuccine. Per la fama di santità della fondatrice, Suor Lucia Ferrari, proveniente da Reggio, la chiesa fu riccamente adornata con il contributo dei Gonzaga di Guastalla, ma anche dei Farnese di Parma. Purtroppo la soppressione del 1866 ha disperso quanto si trovava all’interno, salvo i pochi materiali finiti in altre chiese o case della città. I cambiamenti di destinazione di cui è stato oggetto l’edificio negli ultimi decenni sono andati a modificare parzialmente quello che doveva essere l’assetto originario degli spazi interni. Lo stabile risulta in aderenza su tre fronti con i fabbricati limitrofi, restando interamente libero solo il prospetto principale orientato ad est.

CHIESA DELL’ANNUNZIATA o DEI SERVI

Fatta edificare dal padre servita Giulio Borromeo nel 1600, è stata consacrata nel 1607. Danneggiata più volte, fu restaurata nel '700 su disegno dell'arch.Antonio Filippi. La facciata, scandita da quattro paraste con capitelli a fasce, è sormontata da un complesso fastigio a volute con un orologio al centro. Il portale invece ha un’inquadratura in pietra naturale con frontone curvilineo. Lungo il lato nord della facciata svetta il campanile, mentre il lato sud termina con una balaustra in cemento. L'interno della chiesa è ripartito in tre navate, una maggiore e due minori con altari. La crociera è sormontata da una cupola, decorata a cassettoni, a sua volta coronata da una lanterna. Il presbiterio sopraelevato è concluso da un profondo coro nel quale è conservato il dipinto settecentesco L'Annunciazione, di Pietro Rotari, impreziosito da un ornato marmoreo di Ludovico Giudice. Nell'altare dei Fondatori dell'ordine Servita, nella parte settentrionale del transetto, la pala I sette Santi Fondatori dell’Ordine Servita, del pittore bolognese Giuseppe Maria Crespi. Tra le altre opere custodite dentro la chiesa si segnalano La Madonna e i Santi di Giovan Battista Bolognini, un Santa Lucia attribuito a Cesare II Gonzaga e undici paliotti in scagliola del sacerdote carpigiano Giovanni Mazza.

La Chiesa dei Servi è visitabile in settimana.

  • Edifici interesse religioso

GALLERIA

Nei dintorni