Le Valli di Reggiolo e Novellara

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Le Valli di Reggiolo e Novellara

Il territorio delle "Valli di Reggiolo e Novellara" si caratterizza da un susseguirsi di canali, fossati, scoli, bacini e campi coltivati, ideali per passeggiate di gruppo o giri in bicicletta in solitaria.

Le Valli di Novellara e Reggiolo si estendono per 1981 ettari e fanno parte di un'area in origine paludosa dovuta all'instabilità idrogeologica di alcuni corsi d'acqua della zona (Enza, Tresinaro e Crostolo), nella quale sono stati svolte nel corso del XX secolo grandi opere di bonifica.

Oggi fanno da sfondo a paesaggi suggestivi, dove flora e fauna prosperano, che il visitatore può ammirare durante una passeggiata o un giro in bici. 

  • Passeggiate
  • Percorsi ciclabili e per mountain bike
  • Percorsi segnalati
  • Parchi

GALLERIA

Nei dintorni

LOCANDINA MUSEO ZUCCA ok2 001

Museo della Civiltà Contadina


Il Museo della Civiltà Contadina si inserisce nel più ampio percorso di rivisitazione della memoria che l'amministrazione comunale ha promosso. Grazie alla passione e competenza di alcuni volontari, connessi all'Associazione "Brugneto C'è", e grazie alla generosità di tantissimi donatori, il museo ha rapidamente preso forma in un'area del Centro Civico "Braccianti di Brugneto". Il museo si compone dalla raccolta di strumenti e attrezzi usati dai contadini nei secoli passati.

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Museo Pinacoteca Antonio Ruggero Giorgi


Il pittore Antonio Ruggero Giorgi nasce a Reggiolo nel 1887 in una famiglia contadina. Dopo l’apprendistato artistico all’Accademia “Cignaroli” di Verona (1910), nel 1912 per cinque mesi è a Monaco di Baviera dove segue i corsi di Heinrich Knirr, accostandosi all’Espressionismo tedesco. Trascorre poi un breve periodo a Parigi rivisitando l’Impressionismo ed entra a contatto con i movimenti artistici d’avanguardia del cubismo, astrattismo e fauvismo. 

san rocco

Chiesetta di San Rocco


Deriva da un antico oratorio del secolo XV, ricostruito nel 1578 e ancora rifatto nel 1760. Si trova in Via Matteotti la principale del paese, la particolarità di questa chiesa è la statua della madonnina nella roccia. Infatti questa chiesa viene anche chiamata dai reggiolesi la chiesa della madonnina di Lourdes. Presenta una facciata barocca, alta e snella, riquadrata da paraste doriche e conclusa da un frontone curvilineo; il campanile ha una cella a monofore e copertura cuspidata. All’interno, è strutturata in un’originale aula quadrangolare che, in alto, presenta una sorta di cupola ellittica retta da colonne e semicolonne e dotata di cupolino.