Il Pioppo Bianco

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Il Pioppo Bianco

Il pioppo bianco, elemento distintivo del paesaggio della bassa, ci riporta al mito di Fetonte che trascinato nel suo folle volo sul carro di Elios...

Il pioppo bianco, elemento distintivo del paesaggio della bassa, ci riporta al mito di Fetonte che trascinato nel suo folle volo sul carro di Elios, suo padre, precipita nel Padus e alla cui vista le sorelle, le Eliadi, piangono lacrime disperate, gli dei impietositi, decidono di trasformale in flessuosi pioppi bianchi e le loro lacrime nella preziosa ambra

Vi è una splendida moneta celebrativa di epoca gonzaghesca dove viene raffigurato Fetonte sull’ingovernabile carro del Sole e il fiume con i pioppi. Le chiome argentee si sposano con i salici in un unicum di straordinario fascino nelle aree ambientali della golena del Po che a Guastalla è particolarmente ampia. Ed il pioppo bianco è là che si specchia nelle acque del fiume e cinge i numerosi stagni che si riempiono nel capriccioso ritmo delle stagioni.

Il pioppo bianco è ora elemento decorativo di rispetto botanico, un tempo usato in falegnameria e nella produzione di paglia da intreccio per cappelli, borse e contenitori.

Nei dintorni

copertina emergenza 15 Palazzo Greppi

Palazzo Greppi


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Nella frazione di Santa Vittoria si trova questo grande complesso edificato tra il 1770 e il 1775 dalla famiglia dei Conti Greppi di Milano, i quali avevano ricevuto dagli Estensi in questa zona una tenuta agricola di notevoli dimensioni. Risulta evidente la posizione centrale che il Palazzo occupa rispetto all'abitato: la sua edificazione e la sua mole hanno condizionato la nascita e poi la conformazione dell'intera frazione di S.Vittoria, negandole la possibilità di una piazza ed affermando una situazione di "possesso" signorile. 

teatro della rocca franco tagliavini

Teatro della Rocca Franco Tagliavini


Si da per certa l’esistenza di un’antica sala per le commedie presso la corte dei signori di Novellara fin dalla seconda metà del Cinquecento. In una lettera indirizzata al conte Alfonso I Gonzaga nel 1567 si dice che la ‘scena’ è quasi compiuta e Lelio [Orsi] potrà cominciare a dipingerla. Il 28 gennaio 1568, in occasione delle feste per le nozze del Gonzaga sopra citato, questa sala sarebbe stata inaugurata con una rappresentazione mentre i bellissimi apparati scenici sarebbero stati opera per l’appunto di Lelio Orsi.