Santuario della Beata Vergine della Fossetta

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Santuario della Beata Vergine della Fossetta

In fondo a corso Cavour sorge il Santuario della Beata Vergine della Fossetta, fondato nel 1654. Costruito per volontà del Conte Alfonso II e della Moglie Barbara, su disegno dell’architetto Gian Battista Negri, è a croce graca con cupola centrale, cupolino e tre altari. 

Dietro l’altare maggiore c’è un affresco con l’immagine della Beata Vergine della Fossetta. Secondo la tradizione, questa sarebbe stata dipinta da Lelio Orsi nel 1564 per una piccola cappella eretta, in un periodo imprecisato tra il 1554 e il 1564, ai margini del cavo omonimo. Il punto in cui sorgeva la primitiva cappelletta è oggi segnato da un piccolo pilastro, a circa 250 metri dal Santuario, sulla strada che porta a Campagnola; purtroppo alcune grossolane e maldestre sovrapposizioni di colore ottocentesche hanno deturpato i caratteri stilistici originari del dipinto.

Nei dintorni

piazza unita italia novellara

Piazza Unità d'Italia


Ampio spazio rettangolare, perimetrato da portici rinascimentali e definito a ovest dall’imponente architettura della parrocchiale, o collegiata di S. Stefano, la piazza è il cuore della vita del paese, punteggiata da botteghe storiche e teatro di feste e mercati. La variopinta decorazione del fronte delle case riprende il progetto originario di Lelio Orsi; la disposizione centrale di aiuole, dissonante con l’aspetto cinquecentesco dell’insieme, è invece coeva alla posa del monumento ai Caduti di Giuseppe Graziosi (1925).

teatro della rocca franco tagliavini

Teatro della Rocca Franco Tagliavini


Si da per certa l’esistenza di un’antica sala per le commedie presso la corte dei signori di Novellara fin dalla seconda metà del Cinquecento. In una lettera indirizzata al conte Alfonso I Gonzaga nel 1567 si dice che la ‘scena’ è quasi compiuta e Lelio [Orsi] potrà cominciare a dipingerla. Il 28 gennaio 1568, in occasione delle feste per le nozze del Gonzaga sopra citato, questa sala sarebbe stata inaugurata con una rappresentazione mentre i bellissimi apparati scenici sarebbero stati opera per l’appunto di Lelio Orsi.